Capanna Albagno
Panorami mozzaffiato e piacevoli incontri
Mar 25, 2023Monte Carasso, Ticino, Switzerland
Soleggiatto, a tratti nuvoloso con neve
Min -3°C, Max 2°C
L'hike
Il viaggio in Nepal si avvicina, mancano ormai poche settimane. Venerdì sera dico tra me e me: "domani faccio il ponte tibetano ad un passo spedito per allenare il fiato".
Sabato mattina, mi sveglio, il sole brillava e i suoi raggi illuminavano
la stanza passando attraverso le fessure della tapparella non completamente
abbassata. Metto fuori il naso dalla finestra e vedo che la giornata è stupenda.
La montagna è stupenda.
A quel punto decido di cambiare programma: vado a fare la spesa e prendo un po'
di cose per farmi due panini al volo per pranzo. Formaggio spalmabile, funghi e
pomodori secchi. In più 2 barrette fatte con frutta secca e del succo di frutta.
Giusto il tempo di preparare lo zaino con il minimo indispensabile che sono già fuori a camminare verso la meta. Il nuovo programma prevede di prendere la funivia da Monte Carasso fino a Mornera e poi da lì camminare fino a quello che chiamo il posticino, meditare e poi rientrare. Il posticino ha una vista fantastica, che nelle giornate dove l'aria è limpida ti permette di vedere fino e oltre il lago di Lugano. Inoltre ci sono delle rocce piatte su cui ci si può sedere comodamente.
La temperatura è piacevole, ma ogni tanto arriva una bella folata di aria parecchio fresca. Arrivo al posticino, appoggio i bastoni e metto a terra lo zaino. Faccio qualche scatto col telefono e poi mi siedo in posizione di meditazione a contemplare il meraviglioso panorama che ho davanti. Inizio a meditare ma senza chiudere gli occhi. Sono lì, sento solo il mio respiro e il vento. Sono lì e la mia testa è libera da ogni pensiero.
Finito di meditare è il momento di soddisfare lo stomaco. Misuro la glicemia,
faccio l'iniezione per il bolo tenendo conto che quando faccio attività fisica
divento parecchio sensibile all'insulina.
Tiro fuori i panini, succo e barretta e me li gusto assieme al panorama.
Mentre sono lì che mangio passa un gruppo di ragazze che scende verso Mornera e poco dopo una coppia che invece sale verso la capanna Albagno. Ci salutiamo. È una delle cose che mi piace dell'andare in montagna: ci si saluta tutti, non importa che lingua si parla, ma in qualche modo ci si saluta.
Altro cambio di programma, decido che voglio arrivare fino alla capanna Albagno. So che il sentiero è esposto a nord e sicuramente ci sarà della neve. Non ho i ramponi quindi se sento che il sentiero non mi da sicurezza dovrò girare i tacchi e tornare indietro. È già successo.
La neve non è ghiacciata fortunatamente, ma estremamente molliccia e
scivolosa. In alcuni tratti vedo le orme di qualcuno che è sprofondato anche
per 50 cm. Ce n'è parecchia e scivolo in continuazione, ma non mi sembra ci sia
alcun pericolo. Cerco di mettere i piedi nella neve già battuta per evitare di
sprofondare.
Incontro di nuovo la coppia che avevo salutato prima. Si sono fermati un attimo
per mettere sugli scarponi le catene antiscivolo.
E ad essere sincero le avrei volute anche io.
Loro continuano spediti e io col mio passo lentamente vado avanti.
Raggiungo la capanna ed inizia a nevicare timidamente. Tutto intorno le condizioni meteo sono cambiate velocemente. Non erano previste precipitazioni ma anche nelle montagne attorno nevica.
Salgo fino all'ingresso della capanna e mi fermo ad osservare la neve che cade nelle montagne davanti a me. Dopo pochi minuti esce la capannara e mi dice che dentro c'è un bel calduccio e da mangiare. Le chiedo se ci sono torte e lei sorridendo mi dice che ne ha fatte di quattro tipi. L'estate passata avevo provato una delle sue torte ed era squisita. Ovviamente non ci ho pensato due volte e sono entrato. Torta zwieback e cioccolato, torta di castagne, torta di carote e torta alle albicocche. Scelgo quella alle albicocche e chiedo anche un caffè.
Nel tavolo accanto a me c'è la coppia che ho incontrato lungo il sentiero.
Gustavano, a giudicare dal profumo, un ottimo minestrone. La signora stava
scrivendo sul registro della capanna sia la sua visita che quella del signore.
Al che chiede al signore: "tu sei del CAS
giusto?"
Nel registro se vuoi puoi lasciare scritto anche se sei membro di qualche
associazione.
Colgo la palla balzo e gli faccio: "anche tu del CAS?". Iniziamo a chiacchierare,
non ricordo come esce fuori l'argomento Nepal e mi racconta che lui c'è stato
due volte e gli piacerebbe tanto tornarci. Anche il capannaro si unisce alla
discussione perché anche lui è stato in Nepal.
Tra le chiacchiere si fa una certa ora e mi ricordo che ho la discesa prenotata da Mornera alle 15:30. Inizio a prepararmi e anche i signori iniziano a farlo. Gli chiedo se posso unirmi a loro nella discesa perché la cosa mi fa sentire più sicuro nel tratto con la neve. Mi dicono di si.
Chiacchieriamo tutto il tempo: parliamo del libro e film Le otto montagne e il signore mi dice che circa 3 settimane prima Paolo Cognetti era ospite ad una rassegna letteraria nella vicina Minusio. Il bello è che vedendo quel film, dopo alcuni ripensamenti, ho deciso di andare in Nepal. Inoltre parliamo di alcune montagne ticinesi che mi piacerebbe visitare e gli propongo di scambiarci i contatti per organizzarci.
Arriviamo a Mornera e ci scambiamo i contatti. E alla fine ci presentiamo. Si, perché abbiamo chiacchierato tutto il tempo, ma ci siamo dimenticati di presentarci. Renato ed Elena.
Una giornata improvvisata, arricchita da incontri inaspettatati, su delle bellissime montagne.
Percorso
Circolare
T2
3h
7 Km