Su e giù per le capanne Luganesi
Tre giorni sulle bellissime montagne intorno a Lugano
Mag 27, 2023Brè sopra Lugano, Ticino, Switzerland
Nuvoloso, a tratti soleggiato
Min 7°C, Max 21°C
Il trekking
Giorno 1 - Da Brè paese al Rifugio San Lucio
Finalmente il giorno è arrivato.
Era da un po’ che con V. pianificavamo questa escursione. Fino
all’ultimo è stata in forse sia per via del meteo sia perché non è stato semplice
trovare i posti letto nelle capanne. Ci siamo mossi tardi non considerando il
fine settimana lungo e il fatto che molte persone avrebbero avuto la stessa
nostra idea.
Arriviamo al Rifugio San Lucio (1554 m) intorno alle 18:00 dopo circa 9 ore di cammino. Un primo giorno decisamente impegnativo con circa 20 Km percorsi ed un dislivello totale di oltre 1500 m. Entriamo nel rifugio e dopo esserci rinfrescati ci godiamo il panorama prima di cenare. Il vento e’ fresco e il cielo pare pronto al temporale.
Da Lugano prendiamo il bus fino a Brè paese (925 m). Da li, poco prima delle 09:00, ci mettiamo in cammino. Arrivati in cima al Monte Boglia (1516 m) ci godiamo il movimento sinuoso delle nuvole mentre chiacchieriamo e gustiamo dell’ottimo cioccolato.
Ci dirigiamo verso i Denti della Vecchia. Ci fermiamo per goderci il panorama
un paio di volte. La visibilità non è buonissima, ma c'è di che riempirsi gli
occhi. In alcuni punti il sentiero è davvero scivoloso e fangoso a causa delle
piogge dei giorni prima. Abbiamo passato da pochi minuti Sasso Palazzo (1445 m)
e la visuale si apre verso nord-est.
L’idea era di pranzare, ma le nuvole nere che avevamo davanti ci hanno fatto
cambiare idea. Anche se i bollettini meteo di Meteo Svizzera e di MeteoBlue
erano concordi sul fatto che non ci sarebbero state né precipitazioni né
temporali, abbiamo accelerato il passo in direzione della Capanna Pairolo.
Dopo circa 20 minuti il cielo cambia, controlliamo di nuovo i bollettini, ci
tranquillizziamo e ci mettiamo a pranzare in mezzo al sentiero. Siamo affamati.
Raggiungiamo la Capanna Pairolo (1347 m). Ci godiamo una gazzosa fresca, siamo più tranquilli e ci prendiamo una pausa, decisamente meritata, anche perché dopo ci aspetta una bella salita.
Ripartiamo, ci godiamo il bosco e iniziamo a chiederci quale sia la Cima di Fojorina (1810 m) tra le montagne che ci si stagliano davanti. Nessuno dei due ha mai fatto quel sentiero e la curiosità è tanta. Grazie a mappa e GPS scopriamo la Cima Mosè (1727 m).
Siamo quasi sotto Cima alla Pianca e finalmente vediamo la Cima di Fojorina. L’idea è di farla la mattina seguente. Ci guardiamo con V. e concordiamo sul fatto che il sentiero per salirci è parecchio “in piedi” (n.d.a. ripido).
Giorno 2 - Dal Rifugio San Lucio alla Capanna Monte Bar
Facciamo colazione, prepariamo gli zaini e poco prima delle nove ci mettiamo in marcia direzione Gazzirola (2115 m). Abbiamo deciso di non fare il Fojorina: i bollettini danno temporali a partire dalle 18:00, saremmo troppo stretti con i tempi e senza alcun margine di manovra nel caso la perturbazione arrivi prima. La giornata sembra stupenda. C'è il sole e la temperatura è davvero piacevole.
L’ascesa fino al Gazzirola è impegnativa, molto ripida. Siamo quasi in cima e le nuvole iniziano ad addensarsi a nord. Controlliamo i due bollettini meteo, ma nessuno dei due prevede temporali. La discrepanza tra quello che abbiamo davanti agli occhi e quello che dicono i bollettini è netta.
Anche altri escursionisti che sono su in cima sono dubbiosi sul da farsi. Con
V. valutiamo di tornare giù al rifugio San Lucio, il punto
sicuro più vicino, per poi procedere verso il Monte Bar sotto cresta. Decidiamo
però di aspettare qualche minuto e di vedere l’evoluzione. Il vento in altitudine
cambia velocemente direzione e dopo pochi minuti le nuvole si spostano verso est.
Ad ovest, in direzione Monte Bar, spunta di nuovo il sole. Rimaniamo affascinati
dallo spettacolo a cui abbiamo appena assistito.
Continuiamo fino ad arrivare alla Cima Moncucco e poco dopo ci fermiamo ai piedi
del Monte Bar per pranzo. Si ripete lo stesso scenario che abbiamo affrontato in
cima al Gazzirola. Mentre mangiamo le nuvole si addensano sul Monte Bar. Qui
però avevamo già iniziato la discesa verso la strada, quando rimaniamo di nuovo
meravigliati della velocità con cui le cose cambiano. Anche questa volta la
montagna ha deciso di farci proseguire. E ne siamo davvero felici.
Anche la salita al Monte Bar (1816 m) è impegnativa, più ripida di quello che immaginassimo. Arriviamo in cima e ci godiamo il panorama. Da lì è possibile vedere tutte le montagne attorno. Tante le abbiamo visitate. Tutto sembra così vicino: Lugano e Bellinzona sono vicinissime. Da qui possiamo vedere tutto il sentiero percorso fino a lì: dal paese di Brè passando per il Monte Boglia, i Denti della Vecchia, il Rifugio San Lucio e il Gazzirola.
Dopo una chiacchierata con un signore che aveva tanta voglia di parlarci delle sue avventure in montagna ci sdraiamo sul prato a goderci il sole. Siamo a 20 minuti dalla Capanna Monte Bar quindi rimaniamo su finché la voglia di Spritz non ci fa muovere.
Giorno 3 - Dalla Capanna Monte Bar a Tesserete
L’alba, che meraviglia. Impossibile stancarsi di una vista così.
Ce la prendiamo con calma. Ci godiamo la colazione, prepariamo gli zaini e
partiamo. Oggi è l’ultimo giorno e il trekking si concluderà una volta arrivati
a Tesserete.
La prima tappa dopo aver lasciato la Capanna Monte Bar (1599 m) è il Motto della
Croce (1393 m). Qui un venticello gelido ci fa mettere su gli antivento. Ci
tratteniamo comunque un po’ per goderci la vista su Lugano. Continuiamo la
discesa fino ai Monti di Roveredo (960 m) e ci fermiamo ad A Rógia per pranzo.
Da qui poi continuiamo fino a Tesserete fermandoci ogni tanto a curiosare nelle bibliocabine che incontriamo per strada. Arriviamo al Ristorante della Stazione e V. ha le idee ben chiare su come celebrare la conclusione di questi 3 giorni immersi nella natura di queste montagne a due passi da casa. Finalmente mi fa assaggiare il frappé di cui mi ha tanto parlato.
Percorso
Lineare
T2
3 giorni
37 Km